I GIOCHI (parte seconda).



I PETRODDERE (I SASSOLINI )

Chiunque si cimentava in questo gioco doveva essere dotato di una abilità non usuale. Per giocare si procuravano sei sassolini, oggi sicuramente si comprerebbero in qualche negozio magari di plastica dura, trent’anni fa li cercavamo nelle strade non asfaltate e facevamo una scelta accurata per poi facilitare la presa. Il giocatore lanciava per terra, in uno spazio limitato, cinque dei sassolini. Poi, lanciando in aria il sesto, doveva afferrarne uno da terra ed essere pronto a recuperare con la stessa mano quello in aria che nel frattempo stava ricadendo. La seconda prova consisteva nell’afferrare da terra due sassolini e poi tre quattro e per ultimo tutti i cinque sassolini dovevano essere afferrati, impresa non certo facile Vinceva chi riusciva ad afferrarne di piu'. Se il sassolino che veniva lanciato in aria cadeva per terra la prova veniva considerata nulla. Il giocatore aveva tre prove a sua disposizione dopo di che veniva eliminato dal gioco.

CUCCHIARELLE

Gioco molto semplice e al quale partecipavano ragazzi e ragazze con un numero illimitato di bambini. Due di loro si sistemavano l’uno difronte all’altro e unendo le mani, formavano un arco dove tutti gli altri in fila indiana dovevano passarvi di sotto. Mentre questa specie di processione sotto l’arco continuava ininterrottamente, si intonava una canzone appunto dal titolo “CUCCHIARELLE CUCCHIARELLE” che ha dato appunto il nome al gioco. Al termine della canzone, i due bambini che formavano l’arco abbassavano le braccia e il bambino che si trovava a passare in quel momento rimaneva incastrato e veniva di conseguenza eliminato.
Il gruppo teatrale del Circolo Culturale ha riproposto questo gioco sul palcoscenico durante l’esecuzione della commedia teatrale "STORIA D’AMORE” I presenti, naturalmente i piu anziani, furono invasi da tanti ricordi e sicuramente da una grande emozione.

SPACCACHIANGHE

Uno dei giochi molto diffusi fino a trent’anni fa, e questo non solo tra i bambini, era appunto quello di giocare con le monete. Vi rammentiamo che la nostra piazza era pavimentata di piccole mattonelle ed ognuna di esse aveva una serie di piccole incavature ben allineate fra loro in modo da formare delle linee parallele. Si usava quindi il pavimento stradale per il gioco che consisteva nel lanciare la propria moneta in aria e lasciarla cadere sulle mattonelle. Uno dopo l’altro tutti i partecipanti eseguivano il proprio lancio e alla fine il proprietario della moneta piu vicina alla linea , senza però toccarla, si impossessava delle monete degli altri partecipanti.
Un gioco non tanto divertente, ma con un certo interesse che a volte faceva sfociare in litigi due o più partecipanti.